Il leasing strumentale per la fruizione di macchinari d’impresa consiste in una soluzione ideale per chiunque voglia avviare un’attività imprenditoriale ma non ha i mezzi finanziari sufficienti per acquistare i macchinari con un mutuo bancario, che può arrivare al massimo all’80% del costo totale erogabile, che necessita pertanto di un 20% iniziale disponibile in forma liquida immediatamente; se gli strumenti e le attrezzature non si possono comprare, si possono almeno noleggiare, è questo il senso dell’operazione di leasing strumentale stipulata di fronte ad un notaio. Con il pagamento di un canone di locazione si ottengono i diritti degli impianti produttivi, sottoscrivendo un contratto in cui è stabilito il costo totale dei beni; qualora l’utilizzatore degli impianti li voglia riscattare sarà necessario pagare la quota residua del prezzo, togliendo gli affitti già versati.
In cosa consiste
La società che concede il leasing strumentale acquista le attrezzature, i macchinari, gli impianti, che in seguito al pagamento del canone di locazione vengono ceduti in affitto; i beni in leasing non sono di proprietà dell’utilizzatore ma sono riscattati nel corso del periodo di noleggio e con un importo finale a saldo, se non si intendono più riscattare si perdono i canoni versati. Si può scegliere un tasso fisso o variabile e la periodicità per il pagamento dei canoni, che può essere mensile, trimestrale o semestrale. Tra le novità che concernono il leasing strumentale rientrano le iniziative del governo chiamate rispettivamente “super-ammortamento” ed “iper-ammortamento”. Per il leasing finanziario la maggiorazione spetta all’utilizzatore e non al concedente, per il leasing strumentale invece spetta al locatore o non al locatario.
Super-ammortamento ed iper-ammortamento
La prima è stata promossa per la prima volta nel 2016 e prevede un ammortamento del 140% dei beni strumentali anche in leasing finanziario, la seconda parte da quest’anno e riguarda l’ammortamento del 250% dei beni altamente tecnologici. Il super-ammortamento dei beni materiali strumentali da parte delle imprese italiane consente di fruire di una maggiorazione del 40% del costo d’acquisto degli stessi in modo che le società possano ottenere quote di ammortamento e canoni di locazione finanziaria maggiori in vista della determinazione dell’Ires e dell’Irpef. Tutti i titolari di impresa ed i professionisti dotati di redditi di lavoro autonomo anche svolto in forma associata, compresi i contribuenti nel regime dei minimi ma esclusi quelli nel regime forfettario, residenti in Italia e con stabile organizzazione in essa, possono accedere a questa agevolazione finanziaria.
Esempi in contabilità
Ciò significa che, se un bene materiale costa 1000 euro, il costo deducibile ai fini dell’ammortamento fiscale è aumentato del 40%, dunque si imputeranno 1400 euro, da ripartire in quote costanti annuali secondo il coefficiente di ammortamento della categoria cui appartiene il bene. Trattandosi di beni il cui valore è superiore a 516,46 euro l’ammortamento va effettuato in cinque quote costanti pari al 20% annuo; se il bene ha un valore inferiore alla cifra limite precedente, si può effettuare la deduzione in un’unica soluzione. Per i beni tecnologici, il leasing strumentale o l’acquisto consentono un iper-ammortamento del 150% in più rispetto al valore del bene già rivalutato in fase di stima per l’impresa, dunque il costo di 1000 euro visto prima diviene pari a 2500 euro per le aziende hi-tech solamente però.
Conclusioni
Comprendere l’importanza di questa modifica in contabilità generale è importante per capire come uno strumento finanziario a disposizione delle nuove imprese o di quelle che hanno la necessità di rinnovarsi sia fondamentale nell’avviamento o nella ricapitalizzazione del valore delle società attualmente, considerando la crisi finanziaria generale del BelPaese, la situazione di depressione economica di alcune aree d’Italia, la difficoltà di accesso al credito per mancanza di garanzie e di credibilità creditizia delle aziende medio-piccole italiane, la carenza strutturale di liquidità e di contributi a fondo perduto per il comparto PMI in Italia.