Il Crif consiste in un archivio informatico contenente dati economici in merito a prestiti e finanziamenti richiesti sia da società che da privati.
La società Crif è nata verso la fine degli anni 80 a Bologna e le informazioni che ha in magazzino sono utili per banche ed istituti di credito al fine di fornire un grado di affidabilità dei vari debitori (pertanto chi valuta se concedere un prestito o meno ad un privato o ad una società ha la possibilità di valutare l’affidabilità del richiedente).
Come sono gestite le informazioni
La banca dati tenuta dalla Crif viene continuamente aggiornata in modo tale che i dati siano sempre affidabili e le informazioni sono rese disponibili a chi ne faccia richiesta e sia in possesso di tutte le autorizzazioni (in prevalenza istituti di credito e società di mediazione).
La banca dati Crif risulta essere un Centrale Rischi privata ed è una delle più conosciute accanto ad altre Centrali Rischi quali CTC (consorzio tutela credito), Assilea o Experian Cerved. Le centrali rischi possono essere sia pubbliche che private e l’obiettivo principale è quello di incrementare il livello di qualità delle informazioni necessarie per fornire il credito.
Per quanto riguarda la società Crif il sistema su cui si basa la valutazione del credito si chiama Eurisc. Dai dati forniti dalla stessa società si evince che oltre il 95 % degli utenti registrati sono in regola con i pagamenti, mentre la restante parte ha avuto in passato difficoltà a rimborsare un prestito erogato.
Il sistema Eurisc
Il sistema Eurisc consente ai vari istituti di credito di trasmettere le varie informazioni contenute nel SIC direttamente a Crif. Gli istituti di credito hanno la possibilità di utilizzare le informazioni e la consultazione è effettuabile quando:
- L’istituto di credito deve effettuare la valutazione di una nuova richiesta di finanziamento;
- Quando vi sia il rimborso di un finanziamento in corso;
La gestione di questa mole di dati è regolamentata dal Codice Privacy e l’attività stessa di Crif è comunque controllata dagli organismi preposti.
Il singolo cittadino, o la singola persona giuridica, ha comunque la possibilità di conoscere i propri dati che sono all’interno della banca dati al fine anche di segnalare eventuali anomalie o anche solo per verificare eventuali problemi in merito alle concessioni creditizie fatte nel passato.
Attraverso il controllo della propria posizione il singolo cittadino ha la possibilità pertanto di verificare quale sia il suo grado di affidabilità ed ha anche la possibilità di richiedere la cancellazione dei dati positivi trasmessi da istituti di credito o società di mediazione mobiliare nei suoi confronti.
I dati che sono presenti all’interno della banca dati CRIF
Le società che prestano denaro inviano alla società Crif le varie istanze effettuate per poter beneficiare di un finanziamento, gli eventuali rifiuti effettuati dalla banca, la correttezza dei pagamenti delle rate fatte dai debitori. I vari dati finanziari sono successivamente conservati nella banca dati per un determinato periodo di tempo, ovvero:
- Istanza di prestito o finanziamento in corso di valutazione: 6 mesi;
- Istanze di prestito rifiutate o annullate: 1 mese;
- Pagamento rate di un debito in ritardo: 12 mesi nel caso di ritardo per al massimo 2 rate e 24 mesi per ritardo di pagamento da 3 rate in su;
- Prestiti che non sono stati interamente rimborsati o per i quali vi sia grave morosità: 36 mesi;
- Prestiti o finanziamenti che sono stati rimborsati in maniera regolare: 36 mesi.
La segnalazione di un eventuale primo ritardo nel pagamento di una rata di debito viene effettuata da parte degli istituti di credito o delle società finanziarie a seguito di 2 mesi consecutivi di mancato pagamento (a partire dalla terza rata la segnalazione viene invece effettuata ogni mese).
I dati comunicati dalle società alla banca dati Crif sono comunque cancellati in automatico una volta che siano decorsi i tempi descritti in precedenza.