L’incentivo Smart & Start è una particolare agevolazione proposta da Invitalia per incentivare l’impresa nelle aree ubicate nel Sud Italia che presentano un alto tasso di innovazione.
Il fondo Smart & Start prevede due distinti tipi di agevolazione, ossia:
Smart: Contributo destinato a coprire le spese di gestione delle nuove start up che hanno sede legale in regioni meridionali e che nel 2009 è stato esteso anche per le imprese operanti in Abruzzo (agevolazione prevista a seguito del sisma verificatosi nelle aree abruzzesi). Al fine di ottenere il contributo le società dovranno dimostrare che sono in grado di offrire prodotti di nuova concezione e/o verso nuovi mercati. Il contributo che viene erogato potrà al massimo essere pari a 50 mila euro all’anno, importo che viene incrementato a 300 mila euro totali nel caso la richiesta venga effettuata da una start up innovativa.
Attraverso il fondo Smart potranno essere finanziati una percentuale (tra il 15 ed il 35 %) dei seguenti costi: oneri di natura finanziaria, canoni di locazione, canoni di leasing o ammortamento degli impianti, attrezzatura tecnologica utilizzata nel ciclo produttivo, spese sostenute per i lavoratori dipendenti.
Start: Il contributo riconosciuto sempre a fondo perduto prevede di sostenere le attività imprenditoriali in fase iniziale e viene riconosciuto alle imprese ubicate nei territori del Sud Italia oltre che nella regione Abruzzo.
Attraverso tale tipo di istituto viene riconosciuto un importo massimo erogabile pari a 200 mila euro e potrà essere concesso per un ammontare pari al 65 % degli investimenti effettuati (tale percentuale potrà essere incrementato sino al 75 % per le imprese che sono composte esclusivamente da donne o se i soci hanno tutti meno di 35 anni).
I requisiti delle imprese
Le imprese che presentano i requisiti previsti per poter accedere al fondo Smart & Start hanno la possibilità di cumulare i vari contributi sino al massimo di 500 mila euro (erogabili nell’arco di 4 anni) e tale importo è comunque ridotto a 200 mila euro nel caso di nuove attività ubicate all’interno della regione Abruzzo.
Per poter beneficiare del contributo previsto da Invitalia occorre pertanto avere i seguenti requisiti:
- Start up a carattere innovativo che pertanto è stata costituita tramite società di capitali da non più di 48 mesi;
- Offrire servizi o prodotti che presentino carattere di innovazione e che abbiano alto valore tecnologico;
- Il valore della produzione non deve superiore quota 5 milione di euro.
In base alle indicazioni fornite da Invitalia le attività che sono ammesse al fine del finanziamento sono quelle che riguardano:
- La produzione di beni o la fruizione di servizi che presentino un forte carattere innovativo o un alto contenuto tecnologico;
- Beni o servizi che siano qualificati come beni o servizi all’interno del campo dell’economia digitale;
- Beni o servizi che presentano una valorizzazione dei risultati della ricerca sia nel campo pubblico che privato.
Natura delle agevolazioni
Per quanto concerne le spese che sono oggetto di agevolazione, come detto in precedenza l’agevolazione presenta un finanziamento a fondo perduto e delle agevolazioni di natura finanziaria.
In particolare i programmi di spesa che possono essere finanziati sono progetti che hanno un importo di costo compreso tra 100 mila e 1,5 milioni di euro per l’acquisto di beni o per supportare i costi di gestione.
Pertanto potranno essere finanziari investimenti in materia di impianti, componenti di natura hardware o software, consulenze specialistiche in materia tecnologica, licenze; per quanto riguarda i finanziamenti in materia di gestione sarà invece possibile beneficiare dell’agevolazione per spese inerenti personale dipendente, collaboratori, pagamento canoni di leasing, interessi in materia di finanziamento esterno, licenze e diritti per titoli di proprietà industriale.
Per quanto concerne il mutuo il richiedente potrà beneficiare di un finanziamento privo di interessi con il quale finanziare:
Sino all’80 % delle spese che sono state sostenute qualora la start up qualora la società sia composta da giovani, donne o in alternativa abbia tra i soci un ricercatore universitario rimpatriato dall’estero;
In tutti gli altri casi sino al 70 % delle spese giudicate ammissibili (con ammontare massimo pari a € 1.050.000,00).