Stai pensando ad un investimento per ammodernare tua vecchia abitazione ma le spese da affrontare ti spaventano? Il bonus mobili può aiutarti ad alleggerirla. La Legge di Stabilità del 2015 ha prorogato per tutto il 2016 il bonus alle stesse condizioni, e non esclusivamente per il bonus mobili, ma anche per gli investimenti in ristrutturazione e risparmio energetico.
Ci sono però una serie di requisiti da rispettare. Si dovranno attuare degli interventi di ristrutturazione nella casa, per cui si usufruisce già della detrazione Irpef sui lavori di ristrutturazione, e sarà necessario effettuare l’acquisto di mobili destinati all’immobile che beneficia dell’intervento.
Sarà possibile effettuare le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici anche prima di quelle per la ristrutturazione dell’appartamento, a patto che siano stati già avviati i lavori sull’immobile a cui sono destinati i beni. In altre parole, la data di inizio dei lavori deve essere precedente a quella in cui sono effettuate le spese per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, ma non è necessario che le spese di ammodernamento dell’immobile siano sostenute prima di quelle per l’arredo (circolare 29/E del 2013).
Ecco le novità per il 2016:
- Fino al 31 dicembre 2016 (salvo ulteriori proroghe) la detrazione per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici con un’incremento fino al 65%, mentre la proroga è fino al 30 giugno 2014 per gli interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali o di tutte le unità immobiliari del condominio;
- Detrazione del 65% delle spese sostenute dal 4 agosto al 31 dicembre 2013 per interventi antisismici su costruzioni situate in zone sismiche ad alta pericolosità;
- Sempre fino al 31 dicembre 2016 (salvo proroghe) continua la detrazione per il recupero del patrimonio edilizio con incremento dell’aliquota della detrazione al 50% e un innalzamento anche del tetto massimo fino a 96mila euro;
- Il bonus introduce una ulteriore detrazione per l’acquisto di mobili e l’acquisto di grandi elettrodomestici di classe energetica A+ (classe A per i forni), finalizzati all’arredo di immobili oggetto di ristrutturazione, riguardanti le spese sostenute dal 6 giugno al 31 dicembre 2013, fino a un limite massimo di 10mila euro.
La categoria dei grandi elettrodomestici richiede, per legge, la categoria A+. Il beneficio fiscale riguarda quindi mobili e grandi elettrodomestici, obbligatoriamente di classe non inferiore alla A+, ad eccezione dei forni per cui è tollerata la classe A , e tutte le altre apparecchiature che comporranno l’arredo dell’immobile in ristrutturazione.
In caso di acquisto di una caldaia o della sua sostituzione, l’Agenzia delle entrate (cfr circolare 3 del 2016) considera l’intervento come volto a sostituire una componente essenziale dell’immobile, in questo caso l’impianto di riscaldamento, e in quanto tale viene qualificato come un intervento di manutenzione straordinaria che consente non solo di usufruire del bonus mobili e arredi sulla spesa per l’acquisto, ma anche di beneficiare delle agevolazioni per il risparmio energetico.
Il bonus fiscale mobili e arredi per le giovani coppie, dopo l’entrata in vigore della Legge 76 del 2016, riguarda anche chi non è sposato ma unito civilmente, rendendo i benefici accessibili anche ai conviventi. Per cui, da oggi in poi dovremmo interpretare le norme assimilando alla parole coniuge anche ognuna dei soggetti che compongono l’unione civile tra persone dello stesso sesso, sempre che tale unione sia stata formalizzata nell’anno in corso.