La pensione casalinghe è un istituto introdotto dal 1997 (fondo previdenziale per le casalinghe) per concedere un assegno pensionistico anche a chi non ha svolto attività lavorativa.
In particolare il fondo garantisce una pensione per i soggetti che non svolgono lavori di cura non retribuiti che derivano da responsabilità familiari e possono iscriversi i seguenti soggetti:
- Chi svolge attività lavorativa part time qualora venga determinata una contrazione delle settimane utili per il diritto alla pensione;
- Non sono titolari di pensione diretta;
- Sono impegnati in lavori in famiglia che non prevedono una retribuzione senza alcun vincolo di subordinazione;
- Non hanno in essere un rapporto di lavoro dipendente o autonomo per cui sussista obbligo di iscrizione ad altro ente o cassa previdenziale.
I soggetti di cui sopra hanno sopra hanno pertanto la possibilità di iscriversi al fondo, che dopo un certo numero anni, permette di vedersi riconosciuta la cosiddetta pensione casalinghe. Per iscriversi al fondo casalinghe occorre versare l’importo mensile di 25,82 euro che corrispondono a 309,84 euro annui e, qualora si effettui un versamento contributivo ridotto, si avrà diritto a meno anzianità contributiva (versando ad esempio 155 euro annui si vedranno riconosciuti esclusivamente sei medi di anzianità contributiva).
Per effettuare l’iscrizione a tale tipo di fondo si hanno diverse possibilità:
- Attraverso telefono chiamando il numero gratuito 803164 (da rete fissa) o il numero 06164164 (da rete mobile);
- Attraverso internet inoltrando istanza telematica (servizio accessibile attraverso il possesso di username e password forniti dall’inps);
- Recandosi presso un patronato del CAF o un intermediario abilitato.
Versamento dei contributi e riconoscimento pensione casalinghe
Attraverso il pagamento dell’importo mensile di 25,82 euro il beneficiario potrà ottenere alcune prestazioni:
- Dopo 5 anni di versamenti si avrà diritto ad una pensione di inabilità, qualora si abbiano i requisiti previsti e non si possa svolgere alcuna attività lavorativa;
- Dopo una età minima di 57 anni e avendo versato perlomeno 5 anni di contribuzione, si avrà diritto alla cosiddetta pensione casalinghe (qualora l’importo liquidita superi l’assegno sociale maggiorato di un 20 %). Il requisito dell’assegno sociale maggiorato non è invece previsto qualora il beneficiario abbia oltre 65 anni di età.
L’importo dell’assegno mensile della pensione casalinghe dipende naturalmente dalla cifra versata (metodo contributivo). Ad esempio versando i 300 euro circa richiesti ogni anno per un periodo di 40 anni l’ammontare contributivo sarebbe circa di 13.600 euro. Qualora decidesse di beneficiare dell’assegno la casalinga avrebbe diritto ad un importo mensile che varia tra i 40 ed i 65 euro, senza tener conto di inflazione rivalutazione naturalmente.
Pensione casalinghe erogata da banche
Naturalmente il fondo per ottenere la pensione casalinghe è solo una delle alternative prospettate al cittadino per vedersi riconosciuta la pensione. Molte altre offerte sono previste dal settore privato (istituti di credito e società di assicurazione) oltre alla possibilità anche di provvedere in maniera autonoma. E’ ovvio che tale ultima opportunità è riservata a chi è comunque un esperto del settore o a chi ha la pazienza e la volontà di seguire l’andamento dei mercati e la remuneratività dei vari investimenti finanziari proposti.