I prestiti Inps comprendono anche quelli ex Inpdap dedicati a dipendenti pubblici e pensionati ex dipendenti pubblici; anche costoro infatti attualmente necessitano di finanziamenti per venire incontro alle difficoltà economiche ed ottenere liquidità sufficiente. E’ importante documentarsi per tutti i prestiti Inps sui Tassi Effettivi Globali Medi e sui Tassi Soglia, espressi su base annua e che definiscono qual è il livello accettabile per un tasso di interesse affinchè non sfoci in un livello di usura, cosa che si può verificare ogni 3 mesi sul sito dell’Inps, di modo che non arrivi ad incidere sulla cessione del quinto nel caso si opti per questa modalità di rimborso del prestito.
Cessione del quinto
Sia i dipendenti pubblici che quelli statali che gli appartenenti alle forze armate ed i pensionati iscritti alla gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali che debbano acquistare beni o servizi possono accadere ai prestiti Inps, le cui caratteristiche sono molto simili a quelle dei prestiti tradizionali, con un periodo di rimborso pari a 24, 36, 48 mesi con rate composte da quota interessi e quota capitale; l’estinzione del debito può avvenire tramite cessione del quinto con il prelievo di un importo pari ad un quinto dello stipendio o della pensione. Per accedervi è necessario compilare un modulo di domanda indicando lo scopo della sottoscrizione.
Tipologie di prestiti
Per i prestiti Inps 2016 sono presenti agevolazioni per i cittadini meno abbienti e non ci sono vincoli fino ad un importo di 80000 euro, oltre alla certezza che in caso di premorienza del debitore non si dovrà spalmare il debito sugli eredi peggiorando il loro status sociale. I finanziamenti possono essere destinati ai dipendenti di Poste Italiane, i dipendenti statali, ai dipendenti pubblici, i dipendenti della Magistratura. Si può trattare di piccoli prestiti oppure anche di prestiti pluriennali diretti; i primi possono andare da una ad otto mensilità, i secondi da 5 a 10 anni con rate superiori ad un quinto della retribuzione.
Pensionati ed ex Enam
Per i pensionati ex statali ed ex dipendenti pubblici è possibile lo stesso accedere ai piccoli prestiti ed ai prestiti pluriennali diretti e garantiti, oltre ai prestiti con la cessione del quinto, per un periodo di ammortamento che può arrivare fino al compimento del 90° anno con 120 rate ed un importo della rata che varia a seconda del loro introito pensionistico tramite la dichiarazione di cedibilità della pensione. I dipendenti ex Enam possono richiedere fino a due mensilità di stipendio finalizzando il prestito alla nascita di un figlio, al sostenimento delle spese mediche di una malattia grave, all’acquisto di un’automobile, all’iscrizione ad un corso universitario di un figlio, all’acquisto della seconda casa.
Simulazione del prestito e tasso di interesse
Il tasso di interesse in generale è fisso al 4,25% per i piccoli prestiti (della durata da uno a 4 anni e riservati agli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali) ed al 3,5% per i prestiti pluriennali diretti; si devono poi aggiungere le spese di amministrazione, pari allo 0,5% del prestito, e le spese per il fondo rischi, diversificate a seconda della durata e dell’età del richiedente. Per i prestiti pluriennali è necessario aggiungere altri costi da sostenere, ossia il premio compensativo per il rischio di insolvenza, pari all’1,5% per i prestiti della durata di 5 anni ed al 3% per quelli della durata di 10 anni, che aumentano rispettivamente al 2% ed al 4% nel caso di pensionati oltre i 65 anni.
Dipendenti di Poste Italiane
I prestiti Inps per i dipendenti di Poste Italiane invece hanno una periodo di ammortamento dai 60 ai 120 mesi, il Taeg è del 3,5% e per accedervi è necessario avere un’anzianità di servizio minima di 4 anni. Chi è iscritto al Fondo Poste può servirsi della simulazione di calcolo presente sul sito dell’Inps per ottenere un preventivo del prestito, tenuto conto della retribuzione netta e della quota cedibile, dei costi da sostenere e della rata da rimborsare mensilmente.