Le norme antiriciclaggio per professionisti: una guida

Le norme antiriciclaggio per studi professionali sono state riformulate recentemente con delle modifiche sostanziali. La normativa cui far riferimento è senz’altro il decreto legislativo n. 231 del 2007, secondo cui i destinatari di tali norme devono adottare sistemi e procedure in materia di obblighi di verifica, di segnalazione di operazioni sospette, di conservazione dei documenti, di controllo interno, di valutazione e gestione del rischio, sulla base di quanto stabilito dal Ministero della Giustizia nel provvedimento del 2010 in cui sono stati definiti gli indici di anomalia per i professionisti ed i revisori al fine di assicurare omogeneità di condotte e ricostruibilità a posteriori delle decisioni prese.

Manuale delle procedure operative antiriciclaggio per gli studi professionali

A seguito della nuova elaborazione delle norme antiriciclaggio per studi professionali, il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili ha definito un “Manuale delle procedure operative antiriciclaggio per gli studi professionali”. Sulla base di questo testo è possibile strutturare le procedure nel proprio studio, tenendo conto anche di un’eventuale società di servizi. Nel manuale si parte dall’analisi della clientela sulla base dell’identificazione del soggetto, dell’identificazione dell’eventuale titolare effettivo, dell’ottenimento di informazioni sullo scopo e la natura della prestazione professionale, del controllo costante nel corso della prestazione professionale.

Identificazione del cliente ed elementi del mandato

L’identificazione del cliente avviene allorchè si svolge una prestazione professionale o si esegue un’operazione, perciò il professionista deve ottenere le informazioni necessarie all’adempimento dell’obbligo prima di effettuare la prestazione o l’operazione richiesta e deve inoltre ricevere il conferimento dell’incarico professionale verbalmente o per iscritto con la predilezione per la seconda modalità, tramite un form da sottoscrivere per regolare il rapporto dotato di una datazione precisa della stipula. Elementi fondamentali del mandato sono oggetto e difficoltà dell’incarico, decorrenza e durata dell’incarico, compensi e rimborsi spese, obblighi del professionista, obblighi del cliente, recesso, mediazione/arbitrato in caso di controversia, adozione degli obblighi delle normative antiriciclaggio per studi professionali, informativa al cliente sul trattamento dei dati in base alle regole della privacy, nominativo del professionista di riferimento.

L’oggetto della prestazione e la data di accettazione

In merito all’oggetto della prestazione, il vademecum si rifà alla tabella delle prestazioni escluse e di quelle assoggettabili agli obblighi di adeguata verifica, con la distinzione fra quelle riferite alle operazioni che hanno per oggetto i mezzi di pagamento, i beni o le utilità di valore pari o superiore a 15000 euro e quelle riferite alle operazioni di valore indeterminato od indeterminabile. Per quanto concerne la data di accettazione del mandato essa ha rilevanza sulla base del termine stabilito dall’articolo 36 del decreto legislativo 231 del 2007 per gli obblighi di registrazione; invece l’indicazione del singolo professionista incaricato, qualora lo studio vanti la presenza di più professionisti, è un dato importante per i rispettivi partner professionali.

Il nuovo regolamento sull’anti-riciclaggio

La nuova normativa antiriciclaggio per studi professionali è entrata in vigore con il decreto legislativo 15/01/2016 n. 8, secondo cui i reati vengono puniti con una semplice pena pecuniaria a meno che non si tratti di quelli previsti dal codice penale ed elencati nell’allegato al decreto legislativo stesso. Ciò che nell’articolo 55 del decreto legislativo 231 del 2007 è configurato come fattispecie di reato viene ora invece punito solo per via amministrativa. Si fa riferimento in particolare ai comportamenti di intermediari, professionisti, revisori che violano le disposizioni concernenti l’obbligo di identificazione; la multa in tali casi passa a 5000 euro fino a 30000 euro.

Le sanzioni amministrative per i professionisti

Anche gli obblighi di registrazione violati vengono depenalizzati, con una sanzione pecuniaria pari a quella del precedente reato. Per quanto concerne gli obblighi di identificazione e di registrazione tramite mezzi fraudolenti che impediscono l’individuazione del soggetto autore dell’operazione la multa passa a 10000 euro fino a 50000 euro. Infine l’omessa o tardiva comunicazione passa da 2600 euro fin o a 13000 euro a 5000 euro fino a 30000 euro per gli agenti di cambio, i mediatori creditizi, gli agenti di attività finanziaria, gli agenti indicati nel Testo Unico Bancario.