Secondo l’Istituto italiano di Statistica, da ben 11 anni, tre milioni di famiglie italiane accusano problemi gravi e difficoltà economiche nel rimborsare mutui, affitti e bollette dell’utenza domestica. Un dato piuttosto allarmante che richiede l’attenzione delle istituzioni e dei policy makers a trovare soluzioni per arginare la congiuntura economica negativa.
Report Istat: famiglie italiane in affanno nel pagare i mutui, affitti ed utenze domestiche
Il drammatico dato emerge dall’indagine sulle condizioni di vita, che evidenzia come quasi il 60% dei nuclei giudichi pesante il carico delle spese da versare alla banca o da tirare fuori per l’affitto; inolre, per il 71,6% delle famiglie italiane mettere da parte dei soldi è “una missione impossibile“, “non si riesce arrivare a fine mese”, si sente spesso e volentieri affermare. Ancora una volta a soffrire di più è il Sud, dove il 6,9% delle famiglie fatica a pagare, i debitori creditizi più puntuali invece sono residenti al Nord. Emerge anche una differenza legata alla variabile anagrafica: tra gli under 35enni la percentuale si alza notevolmente (12%, contro l’1,5% degli over 65); ad accumulare meno ritardi sarebbero infatti i pensionati (1,4%), mentre i disoccupati ed i precari sono decisamente più in difficoltà (18,9%). D’altra parte l’esborso e l’adempimento puntuale delle rate del mutuo ipotecario rappresenta uno dei capitoli più drammatici della storia creditizia e delle uscite delle famiglie italiane: il costo medio di un mutuo è di 586 euro mensili, quello di un affitto 431 euro. Sebbene il mercato immobiliare sia in timida ripresa e questo si accompagni ad un boom di richieste di finanziamento, la situazione economica generale è ancora precaria e il dato pubblicato dall’Istat lo conferma: circa il 5,4% delle famiglie in Italia è indietro con le rate dell’affitto o del mutuo. E’ quanto emerge dall’indagine sugli arretrati: il dato è relativo all’anno 2015 e, scorrendo a ritroso le serie storiche dell’Istituto di statistica, risulta il più alto dall’avvio della rilevazione (2004), quindi almeno da undici anni. L’esposizione delle famiglie italiane nel ritardo nei pagamenti delle spese per la casa, evidenziano i tecnici dell’Istat, «si associa nettamente all’onerosità delle spese stesse e, in particolare, alla loro incidenza sul reddito disponibile».