Oramai è un dato di fatto siamo sempre più digitali, ci alziamo e la prima cosa che facciamo è quella di connetterci alla rete Internet per svolgere ogni tipologia di operazione più o meno banale: dal leggere il quotidiano, all’acquistare un capo di abbigliamento, al acquisto di una polizza assicurativa, all’apertura di un conto corrente fino alla sotto scrizione di un prestito personale online. E sì, perché con Internet è veramente tutto più comodo e veloce, in pochi click è possibile reperire il prodotto che si vuole acquistare stando seduti comodamente sul divano, senza necessità i spostarsi da un luogo ad un altro e senza subire le intemperie meteorologiche. Velocità, flessibilità e risparmio in termini economici e di tempo sono i punti di forza che consentono di prediligere il canale telematico piuttosto che quello fisico: anche per quanto concerne il comparto creditizio, è innegabile come negli ultimissimi anni vi sia stato un boom delle richieste di prestito online e continui ad oggi essere un fenomeno in largo aumento. A causa della mancanza della risorsa temporale e della liquidità, i consumatori del credito sono sempre più indirizzati a scegliere e sottoscrivere un contratto di prestito online senza neppure passare da una filiale bancaria o reperire informazioni presso un’agenzia di mediazione creditizia o società finanziaria. Scarsa fiducia nei confronti del sistema bancario? Anche, sicuramente le provvigioni applicate sui prodotti finanziari venduti in Banca sono più onerosi e proibiti per il potenziale sottoscrittore, per non parlare poi dei tempi e delle lungaggini burocratiche richieste per valutare il merito creditizio del contraente. Se tutto va bene si risolve in non meno di due settimane e pure le condizioni economiche giocano di certo un ruolo fondamentale nell’optare per il prestito online.
Boom di prestiti online
Che il fenomeno sia in fermento lo dicono anche diversi studi di mercato, come quello diffuso di recente da Juniper Research, secondo cui il giro d’affari delle piattaforme Fintech dedicate ai prestiti e ai finanziamenti personali è destinato a raggiungere su scala globale 10,5 miliardi di dollari entro il 2020, rispetto ai previsti 5,2 miliardi di quest’anno. E in questo scenario si muovono naturalmente anche le startup. I vantaggi dei prestiti online in Italia son davvero molti e diversi. In primis, evitiamo quelle code lunghissime in banca o alla posta, e tutta la burocrazia: infatti tramite il PEC, o per meglio dire la Firma Digitale, che vanta valore probatorio parificabile alla firma autografa, si riesce ad evitare proprio il rapporto fisico con il finanziatore stesso. Per non parlare poi degli enormi vantaggi della pratica di concessione del prestito.
Tra i prestiti più convenienti per l’anno 2017 vengono così premiati i prestiti personali online di Findomestic, Compass e Agos, stando ai dati riportati nel report di CorrettaInformazione.it, in quanto consentono al consumatore creditizio di ridurre al minimo gli oneri accessorie per la gestione della pratica e i costi d’istruttoria. Inoltre, torna la fiducia degli italiani nel credito: continua da circa 24 mesi il trend positivo delle richieste di prestiti da parte delle famiglie, con il mese di novembre 2016 che fa registrare l’aumento record del 6,6% sullo stesso mese del 2015. Lo riporta il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF, la Centrale Rischi Finanziari, sottolineando che si tratta di vere e proprie istruttorie formali, non semplici richieste di informazioni o preventivi online.
“La sfida per le aziende di credito sarà quella di continuare ad intercettare una clientela sempre più ‘digital mind’ e in generale desiderosa di processi di accesso al credito agili e rapidi. Tutto questo utilizzando il patrimonio informativo a supporto dell’erogazione creditizia, da rileggere però con viste e valori differenti rispetto al passato, più coerenti con i nuovi standard tecnologici e cognitivi. Il tutto per essere incorporato nell’ecosistema digitale dei Lender e garantire, giorno per giorno, quella flessibilità in grado di rendere più agile l’esperienza di accesso al credito da parte dei cittadini. Al contempo si dovrà però ponderare adeguatamente il merito creditizio dei richiedenti credito per evitare fenomeni di sovra-indebitamento, a tutela dei cittadini stessi”, ha commentato Simone Capecchi, Executive Director di CRIF.