Oggi vogliamo trattare la tematica della separazione e del divorzio e i loro risvolti economici.
Non solo la separazione e il divorzio sono eventi affettivamente gravi, ma la loro gravità riguardano anche gli aspetti strettamente pecuniari.
La separazione espone infatti entrambi i coniugi a serie incognite per quanto riguarda il tenore di vita. Spesso la separazione – va detto – tende a gravare sul marito, che dovrà corrispondere gli alimenti alla moglie, la quale è di solito il coniuge economicamente più debole, e ai figli.
Visto il tema che andiamo ad affrontare, è consigliata la lettura dell’articolo che tratta il tema dei vantaggi fiscali per le coppie non coniugate.
Separazione e divorzio: una questione – economicamente – delicata
Come determinare l’importo dell’assegno di mantenimento all’ex moglie e ai figli? Questa somma viene stimata tenendo conto del reddito complessivo del nucleo familiare e della necessità di assicurare tutela al coniuge economicamente più debole.
L’assegno da corrispondere è periodico e può essere erogato in diverse forme. L’assegno può ad esempio essere corrisposto in un unico versamento di denaro, oppure dilazionato e diviso in più voci spesa.
Quali strumenti ha dunque a propria disposizione l’ex coniuge per stimare il peso di questa decisione? Per il calcolo dell’assegno – qualora l’ex coniuge non disponga di sufficiente reddito – e ai figli, se minori o maggiorenni non economicamente autosufficienti, è necessario analizzare i criteri usati dai tribunali italiani.
Separazione e divorzio e spese: ecco come stimare l’importo dell’assegno
Lo scopo dell’assegno di mantenimento è quello di eliminare quelle incognite reddituali cui la famiglia è esposta al momento della separazione. Ecco dunque che l’assegno interviene come strumento di ripristino delle condizioni economiche antecedenti la separazione.
Per dedurre il valore economico dell’assegno di mantenimento intervengono delicate variabili economico statistiche, calcolate secondo criteri coerenti. Secondo quanto stabilito nella sentenza della Corte di Cassazione n.6698 del 2009, per valutare l’importo di questa prebenda è necessario che il Giudice esegua un accertamento della qualità della vita del nucleo durante l’unione.
Successivamente il Giudice dovrà verificare se il coniuge richiedente disponga di mezzi economici adeguati e sufficienti a conservare lo stesso tenore di vita antecedente la separazione. Quest’ultimo punto è indipendente dal percepire l’assegno stesso.
Le variabili da considerare per il calcolo dell’assegno costituiscono una faccenda assai delicata. Attualmente esistono studi e procedure fissate in tabelle dai vari Tribunali. Queste afferiscono al MoCAM (Modello Calcolo Assegno Mantenimento) per il calcolo dell’assegno di mantenimento solo per il coniuge o per il coniuge e figli.
In quale caso l’ex coniuge ha diritto all’assegno?
Secondo la giurisdizione italiana, per ottenere l’assegno devono palesarsi alcune precise condizioni. Riepiloghiamole:
- Al coniuge beneficiario non deve essere stata addebitata la separazione; la pronuncia di addebito, infatti, fa venir meno il diritto all’assegno di mantenimento (lasciando intatto il diritto agli alimenti ove ne ricorrano i presupposti).
- Il beneficiario deve aver richiesto l’ottenimento dell’assegno. Il marito dovrà obbligatoriamente versare l’assegno per il mantenimento dei figli.
Nel caso in cui l’ex moglie non disponga di reddito proprio o sufficiente, egli dovrà compensare questa disparità di tasca propria. L’ex coniuge può dunque ottenere questa forma di supporto al reddito solo qualora non disponga di adeguate entrate proprie o non possa, per ragioni conclamate, ottenerle (ad esempio se è in maternità). - Il coniuge che deve corrispondere l’assegno di mantenimento deve ovviamente disporre di mezzi economici idonei e sufficienti per sostenerne il costo.
Separazione e divorzio ed oneri economici: conclusioni e valutazioni
Quanto al coniuge economicamente più debole, la somma economica è accordata ai redditi e il contributo dato da entrambi alla conduzione familiare in costanza di matrimonio, così come alla formazione del patrimonio comune.
Per stimare invece l’importo dell’assegno dei figli ci si affida ad un principio di proporzionalità, viste e considerate le numerose e mutevoli esigenze degli stessi. Il padre sarà si tenuto a versare loro il mantenimento, ma anche a corrispondere il 50% delle spese eccezionali, fino alla loro completa autonomia. E’ ad esempio il caso di un corso o di un’attività extra scolastica.