Che cosa sono i fondi comuni?

I fondi comuni di investimento sono un prodotto ed un istituzione del panorama del brokeraggio finanziario, la cui disciplina legislativa è la legge 23 marzo 1983, n. 77. Il d.lgs 24 febbraio 1998, n. 58  che ha recepito il Testo Unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria o semplicemente TUF o Legge Draghi, attualmente regolamenta e definisce i fondi comuni come  “il patrimonio autonomo, suddiviso in quote, di pertinenza di una pluralità di partecipanti gestito in monte”. I Fondi Comuni di Investimento sono patrimoni collettivi costituiti con i capitali versati dai singoli investitori, sono istituti di intermediazione finanziaria cha hanno il compito di investire i capitali raccolti dai risparmiatori al fine ultimo di creare valore e generare rendimento, attraverso la gestione di una serie di asset per i gestori del fondo e per i risparmiatori che vi hanno investito. Tre sono i principali players e parti che caratterizzano il funzionamento di un fondo comune di investimento: i fondisti sono i risparmiatori che investono negli asset del fondo acquisendone quote tramite i propri capitali investiti,  la società di gestione del risparmio (SGR), ossia l’attore che gestisce l’attività del fondo avviandone il funzionamento, stabilendo il regolamento e la gestione del portafoglio. Inoltre, oltre a queste due parti vi è un terzo soggetto non meno importante: le banche depositarie che custodiscono i titoli del fondo e ne tengono in cassa le disponibilità liquide, oltre ad assolvere ad un ruolo di controllo sulla legittimità delle attività del fondo.

Fondi comuni: tipologie e funzionamento

I fondi comuni di investimento investono in valori mobiliari o titoli che costituiscono il patrimonio indiviso del fondo, di cui ogni investitore detiene un certo numero di quote (la quota non è altro che una la frazione divisa del patrimonio unitario del fondo di investimento ed ha un valore che cambia nel tempo in relazione all’andamento dei titoli nei quali il fondo investe). Indipendentemente dalla tipologia di fondo, tutti i partecipanti hanno gli stessi diritti: i rendimenti o le perdite, dal momento che il fondo non garantisce un rendimento certo sono proporzionali al capitale investito, o meglio, in proporzione al numero di quote in possesso del risparmiatore.

Fondi comuni di investimento: costi

Per quanto concerne gli oneri economici, i costi relativi ai fondi comuni di investimento si dividono in:

  • La commissione d’ingresso o fee di ingresso che viene pagata al momento del primo versamento. In genere è inversamente proporzionale all’ammontare del proprio investimento ed è più elevata per i cosiddetti fondi azionari che per quelli bilanciati. Esistono anche dei fondi che non prevedono una commissione di ingresso.
  • La commissione di gestione è invece l’onere economico sostenuto dal fondista per la gestione del fondo.
  • L’extracommissione di performance è invece una commissione addizionale che alcuni fondi stabiliscono ed auto-regolano al fine premiarsi se grazie alla loro performance, il rendimento del fondo supera una certa soglia basata su parametri fissati a priori.