Detrazione spese veterinarie: ecco tutti i benefici fiscali per coloro siano proprietari di un animale domestico.
Tutti sappiamo quanto sia gratificante avere in casa un piccolo peloso a quattro zampe. Averne cura è però impegnativo e sopratutto oneroso. Qualora si manifestino poi problemi di salute della bestiola, le spese possono diventare davvero considerevoli.
I proprietari di cani e gatti da quest anno conosceranno alcuni importanti sgravi in materia fiscale. E’ bene sapere che, a partire dall’anno corrente, è possibile accorpare nella dichiarazione dei redditi gli importi inerenti alle spese veterinarie. I proprietari di un animale domestico potranno avere accesso alla detrazione spese veterinarie, fruendo di importanti agevolazioni IRPEF. In questo modo i proprietari potranno avvalersi di una considerevole riduzione, pari al 19%.
In altre parole il nostro amico a quattro zampe viene considerato alla stregua di un familiare a carico.
Detrazione spese veterinarie dal 2016: i punti salienti
Le spese veterinarie contemplate riguardano gli animali domestici d’affezione o quelli la pratica sportiva, come i cavalli da corsa. L’importante è che venga attestato legalmente il loro possesso.
Se l’animale è un gatto o un cane, se ne può dichiarare il possesso tramite la documentazione relativa al microchip, oppure mediante l’apposita affiliazione all’anagrafe canina. Per gatti e furetti sarà sufficiente riportare i dati relativi al “‘pet passport“. Di cosa si tratta?Il pet passport non è altro che un documento mediante cui si dichiara la regolare adozione dell’animale.
Nel caso in cui non si disponga di tali certificati, il proprietario dell’animale potrà eseguire un’autodichiarazione, nella quale si avvalora la detenzione giuridica della bestiola da compagnia.
Mancate dichiarazioni o omissioni: ecco cosa si rischia
Per avvalersi di tali detrazioni è fondamentale dimostrare la legale detenezione dell’animale. In caso contrario lo Stato potrebbe non solo riprendersi l’importo indebitamente detratto, ma anche sanzionare per la mancata dichiarazione di possesso.
N.B: se tale possesso non fosse lecito, il proprietario incorre in due tipologie di sanzioni. Una prima eventuale sanzione relativa all’indebita detrazione, ed una seconda sanzione pertinente alla mancata regolarizzazione del possesso dell’animale.
I requisiti per ottenere le detrazioni per i proprietari di animali domestici
Repetita iuvant: ricordiamo ancora una volta ai proprietari dell’animale di mantenere i giustificativi del pagamento. Ai fini di non incorrere in eventuali sanzioni, è importante tenere con sè copia della documentazione inerente la patologia riscontrata dal veterinario di fiducia.
Come si indicano nella dichiarazione dei redditi 730 le spese veterinarie sostenute andranno indicate nei Righi da RP8 a RP14 dell’apposita modulistica fiscale. Per beneficiare della detrazione delle sopese veterinarie i proprietari dovranno essere ovviamente in possesso delle fatture emesse dal medico veterinario. In caso contrario saranno sufficienti gli scontrini della farmacia che attestino l’acquisto delle medicine prescritte dal veterinario.
Detrazione spese veterinarie: tutti i dettagli fiscali
Affinchè la richiesta per lo sgravio IRPEF venga formulata in maniera corretta, è necessario dichiarare le spese o nel Modello 730 o nel Modello Unico.
Una volta eseguite le debite dichiarazioni di possesso, si può procedere al calcolo inerente le spese veterinare sostenute.
E’ cruciale ricordare che le agevolazioni qui menzionate vengono applicate solamente sulle spese che eccedano la franchigia dei 129,11 euro. Il tetto di spesa sarà pari ad un importo di euro 387,34.
Sulla scorta di questi dati dunque, qualora le spese oltrepassino tale franchigia, la detrazione fiscale dovrà essere considerata sull’importo di 257,89 euro (ovvero 387,34-129,11 euro) e non sul complessivo ammontare.
In virtù di ciò saranno esclusi da tale abbattimento fiscale i farmaci che non prevedano prescrizione medica, così come imangimi e i prodotti antiparassitari.