APE: ecco tutte le novità in merito al pensionamento anticipato. I lavoratori con età pari o superiore ai 63 anni, che maturano il diritto alla pensione entro i 3 anni e 7 mesi, potranno accedere ai piani di anticipo pensionistico.
Questa formula è indirizzata ad una specifica categoria di lavoratori. Stiamo infatti parlando di quei profili professionali afferenti ad un settore in cui il rischio di infortunio è elevato: per questi lavoratori l’uscita dal mondo del lavoro sarà a carico dello Stato.
L‘Ape volontaria può essere richiesta dai quei lavoratori che abbiano almeno 20 anni di contributi e 63 anni di anzianità. Possono richiederla i lavoratori con tali prerogative, e che risultino iscritti ai seguenti registri:
- Ago (Assicurazione generale obbligatoria),
- Gestione dei lavoratori autonomi,
- Fondi sostitutivi ed esonerativi,
- Gestione Separata.
Non possono invece richiedere l’Ape volontaria i lavoratori affiliati alle casse dei liberi professionisti.
APE 2016: breve vademecum al pensionamento anticipato
La procedura per richiedere l’Ape contempla diversi passaggi e coinvolge diversi enti. Questi step coinvolgono infatti sia l’INPS, che ha il compito di certificare il diritto all’anticipo, sia il lavoratore, che deve valutare il futuro trattamento dell’Ape. L’Ape volontaria si ottiene inoltrando all’Inps la richiesta di certificazione del diritto alla pensione e del suo futuro ammontare. L’Inps verificherà anche l’importo minimo e massimo dell’anticipo. L’assegno, erogato per almeno 6 mesi, non supererà il 90% dell’importo pensionistico cui il richiedente avrà diritto.
Contestualmente il richiedente attiverà una polizza contro il rischio di premorienza. Apriamo un breve inciso: qualora il titolare della polizza manchi prima della cessazione del rapporto, il capitale residuo verrà reso dall’assicurazione. In questo caso non vi sarà ripercussione alcuna sugli eredi o sull’eventuale reversibilità cui abbia diritto.
L’anticipo pensionistico, esente da imposte, verrà emesso a partire dalla data di pensionamento, con rate di ammortamento a cadenza costante.
Quanto all’importo dell’assegno, il Governo propone di non superare i 1.500 euro lordi mensili, mentre i sindacati vogliono arrivare ai 1.650 euro (lordi).
Pensione anticipata: a chi è rivolta e come funziona
Al fine di agevolare il lavoratore, qualora vi sia accordo tra le parti, il datore di lavoro può farsi carico degli oneri relativi all’anticipo pensionistico. Questo viene realizzato avvalendosi del versamento di una contribuzione legata alla retribuzione percepita prima della cessazione del rapporto professionale.
Il Governo si è inoltre impegnato a tracciare misure di agevolazione fiscale, introducendo quote di contribuzione aggiuntiva non ordinaria alla previdenza complementare. Questo permette di fortificare la rendita temporanea fornita dalla previdenza complementare, compensando gli oneri legati all’APE.
Ape: la procedura di richiesta in pochi semplici mosse
La richiesta per l’Ape volontariam inoltrata presso l’INPS, viene successivamente finanziata da un istituto di credito, il quale si attiverà per sovvenzionare il prestito.
Una volta ottenuta la certificazione è necessario inoltrare la domanda di attivazione dell’anticipo finanziario a garanzia pensionistica. Successivamente si deve richiedere il “prestito-ponte“. Mediante questo passaggio viene erogata la pensione. In questa fase il cittadino può designare l’istituto bancario che riconoscerà il prestito e l’assicurazione, così da tutelarsi dal rischio di premorienza.
L’assegno sarà erogato entro 30 giorni dall’invio della domanda, con periodicità mensile.