Tutti i vantaggi di investire in una startup

Negli ultimi anni si è sentito parlare sempre più spesso delle cosiddette startup. Si tratta di imprese di nuova formazione che fanno capolino nello scenario del business con progetti creativi. Se il loro avvio è positivo, sin dall’inizio esercitano un grande potere di attrazione sui professionisti del settore. Ma a cosa si deve il loro successo imprenditoriale e perché mai può rivelarsi un’ottima scelta investire in queste imprese emergenti? Scopriamolo assieme in questa guida pratica, dove analizzeremo da vicino questo nuovo fenomeno.

Che cos’è una startup?

La startup è un’organizzazione fondata da imprenditori o persone che dispongono di un capitale da mettere in gioco per lanciare un nuovo progetto. Per quanto l’idea possa sembrare allettante, è ovvio che la formazione e crescita di una startup implica un certo margine di rischio. La mancanza di certezze economico-finanziarie e di un background consolidato della società da assumere come riferimento impedisce di fare calcoli troppo sicuri. Eppure lo dice il detto: chi non risica non rosica. In effetti, rischi e timori a parte, investire in una startup può riservare grandi benefici e vantaggi. Ve li proponiamo uno a uno.

Quali sono i benefici di investire in una startup?

La condizione necessaria perché le startup e di conseguenza i suoi investitori possano beneficiare di vantaggi economici è che siano iscritte nel Registro delle Imprese. Esiste, infatti, un’apposita sezione dedicata proprio alle startup innovative.

Ciò che fa davvero la differenza sono le esenzioni di cui godono queste imprese. Sono tre i settori coinvolti, che esamineremo qui di seguito nel dettaglio.

  • Le agevolazioni fiscali.
  • Le deroghe al diritto societario.
  • Le discipline speciali alla base dei rapporti di lavoro all’intero della neonata impresa.

Agevolazioni economiche e fiscali

Contrariamente alle imprese tradizionali, una startup non è tenuta a versare alcuni pagamenti normalmente d’uopo. Stiamo parlando dell’imposta di bollo, dei diritti annuali da riconoscere alla Camera di Commercio e dei diritti di segreteria finalizzati all’iscrizione al sopracitato Registro delle Imprese.

Un secondo vantaggio riguarda l’accesso al credito. Esiste in effetti un fondo governativo che concede alle startup particolari garanzie in materia di prestiti bancari.

Deroghe al diritto societario

Si tratta di situazioni in cui una norma giuridica non trova applicazione. A questo riguardo rimandiamo all’articolo 26 del decreto legge n° 179 del 18 ottobre 2012pubblicato nella Gazzetta ufficiale.

Disciplina in materia di rapporti di lavoro

La startup può trarre vantaggio da un trattamento in un certo senso speciale. Nello specifico, è autorizzata a assumere personale con contratti a tempo determinato che durano da un minimo di sei mesi a un massimo di trentasei. Nell’arco di questi mesi, il contratto è passivo di molteplici rinnovi. Al sopraggiungere del trentaseiesimo mese si potrà decidere se procedere o meno a un ulteriore rinnovo della durata massima di 12 mesi, il che implicherebbe un contratto complessivo di 48 mesi. Terminato l’iniziale periodo a tempo determinato, se il rapporto di lavoro continua si convertirà necessariamente in contratto a tempo indeterminato.

Un secondo vantaggio riguarda le assunzioni di personale altamente qualificato, che per un’impresa di nuova formazione rappresenta senz’altro un fattore essenziale.

Per quanto riguarda il pagamento del personale, vi sono diverse opzioni possibili a seconda del posto ricoperto.

  • dipendenti possono essere ricompensati mediante stock option. Si tratta di uno strumento retributivo e al tempo stesso di fidelizzazione con cui i dipendenti è offerta la possibilità di acquistare un pacchetto azionario della società.
  • I collaboratori esterni (pensiamo, ad esempio, a avvocati o commercialisti) possono essere pagati mediante il work for equity. Si tratta di una modalità di pagamento concessa alle startup, con il quale si emettono strumenti finanziari partecipativi a favore di soci o terzi per l’acquisto di quote della società.